NAPOLI (di Atanasio Basile Pizzi) – Santa Sofia d’Epiro anche quest’anno è in fermento per la festa che rappresenta l’apice di coesione e credenza della comunità, nonostante le disposizioni per il Covid-19, la credenza e il valore della giornata resterà immutato.
Il ricordo quest’anno ci condurrà idealmente lungo il percorso della storica processione, fuori i confini del centro storico e le nostre menti rievocheranno lodi del Santo scritte nei versetti dietro l’immagine che ogni Sofiota porta dalla parte del cuore.
Nessuna disposizione ministeriale impedirà di cantare in casa; come anche qui nel privato dei personali perimetri, sfornare i famosissimi taralli, pur se nessun scenderà a offrirli agli instancabili portatori del Santo, tuttavia immagineremo e ricorderemo la fragranza e il sapore, che ci accompagna dalla nostra nascita.
Le strade saranno comunque ordinate più degli altri anni, perché disertate per le norme e le relative disposizioni locali; ciò nonostante, resta un dato fondamentale, le consuetudini storiche all’interno delle case non seguiranno le immutate consuetudini.
In questo Maggio del duemilaventi una novità caratterizza lo svolgersi dell’evento, nessuno in chiesa, ma tutti uniti con uguali privilegi parteciperemo alla funzione attraverso i canali multimediali, attivati, dal comitato sempre attivo e presente.
Il territorio Sofiota in questa particolare giornata sarà illuminato; una luce divina a cui non si faceva più caso e oggi torna più pregnante che mai: la luce delle tre virtù, Teolodali: la Fede la Speranza e la Carità, più sentite in un raggio multicolore di vicinanza.
I Suoni, gli Odori, le Prospettive, i Sapori e gli Abbracci dei nostri cari saranno e continueranno a essere identici agli altri anni, comunque anche se non fisicamente presenti, nella processione, i cinque sensi, forti più che mai, ci uniranno attraverso una processione condivisa, unica e irripetibile.
I Sofioti di ogni dove, in questo 2 di Maggio 2020, avranno modo di condividere lo storico appuntamento, con “il cuore o con la mente”, senza distinzione ne di luogo e ne di genere, per una volta nella storia saranno tutti uguali davanti alla statua di Sant’Atanasio il Grande.
W W W Shen Thanasi i Madë
Domani alle ore 11,00 come gli altri anni, tutti assieme dalle nostre case eleviamo in coro:
Dita jote gaz na siell,
Shën Thanàs ç’ë rri ndër qiell
parkales Krishtin për ne
si Avukati in çë’je.
Ti nderove Allesandrìn,
Ti sallvove Orthodoksin,
Qisha Të bën Kullon të par
Tij t’mban e t’venerar.
Ari i lik na kish nganuer
mos e kishe Ti kultuer,
se tek Inzot fra At e Bir
një Sustanxje esistir.
Èmri it u shprjsh mbi dhe,
me at bes çë atjè dhé;
Ari pjasi, ma kush shkoj,
kush si ti guaje duroj?
Edhe Shpirti Shënjt, Zoti in,
çë per Qishen bes, dotrin
pat ka penda Jote drit,
me atë Kristjanezmi u rrit.
Eresit per Tij si bar,
e çë si gjëmbi aren fukar,
me shkrime si thik i preve,
shiu i Shëjtëris Ti qeve.
E vërteta Të pëlqèu
më se t’mirat çë je dheu.
E pra Ti vure at gjuhë si shpat
E Mberatur luftove shtat,
Nëng ë vërtut çë ti së paté,
nd’ata gjellen sempre mate,
andaj tek Ti si ndë ndë speq
Naxjanxeni shih dreq.
Se të seguirmi besen tënde
ndëjna doren tek Ti gjënde,
e ashtu tek ëmri Tënd nga mot
doxa i jami na Tin Zot.
A SANT’ATANASIO
IL Tuo giorno ci porta gioia
Sant’ Atanasio che nei cieli stai,
prega Cristo per noi
perché nostro difensore Tu sei.
Tu Alessandria hai onorato,
Tu l’Ortodossia hai salvato,
la Chiesa prima colonna Ti pone
onorandoTi e venerandoTi
Ario l’empion ci aveva ingannato
se Tu non gli avessi ricordato
che in Dio, tra Padre e Figlio
una sola sostanza esiste.
Il Tuo nome si è diffuso nel mondo
con quella fede che lì hai dato (a Nicea);
Ario crepò, ma chi patì
e chi come Te soffrì?
Anche lo Spirito Santo, nostro Signore,
che per la Chiesa è fedele e dottrina,
dalle Tue opere luce ha avuto
e il Cristianesimo è cresciuto.
Le eresie per Te come erba furano
e come il nostro rovo soffoca le messi,
con i Tuoi scritti come lama le hai recise,
quindi pioggia di Santità Tu fosti.
E la Verità amasti
più dei beni che il mondo offre
e dopo la lingua come spada usasti
e contro sette Imperatori lottasti.
Non vi è virtù che non hai avuto
e ad esse la Tua vita hai ispirato,
perciò in Te come in uno specchio
il Nazianzeno vedeva la retta via.
Per seguire la Tua fede
porgici la mano ovunque Tu sia,
così nel Tuo nome ogni anno
rendiamo gloria a Dio.