NAPOLI (di Atanasio Pizzi) – L’enunciazione, all’interno della Regione storica Arbëreshë, dei mesi del calendario non è concepibile che si possa fermare a maggio menomata di ben sei mesi.
A tal proposito è bene precisare che il calendario arbëreshë segue, le fasi lunari a cui sono legate le attività terrene; un,attività inscindibile tra consuetudine, credo religioso, luoghi e attività agresti.
Gli arbëreshë usano appellare i mesi dell’anno come qui di seguito elencati; tuttavia alcuni variano seconda la consuetudine di macroaree e i mesi, rappresentano sin anche le regole di vita Kanuniane, direttamente legate “alla consuetudine e la religione”, rigorosamente riferite e pronunciate in Arbër.
- Gennaio – Jamari – Mese dedicato a Ianus (Giano), Dio bifronte, che segnava simbolicamente il passaggio dal vecchio al nuovo anno; in oltre Ianua in latino significa “porta.
- Febbraio – Fjovari – deriva da februa “purificazione”, il mese in cui si praticano le attività per la purificazionedei campi prima della semina.
- Marzo – Marsi o Shën Sepa – Mese dedicato a Marte, dio della guerra o il mese dell’Equinozio di Primavera cade generalmente il 20 Marzo a tal proposito è bene citare un antico detto: “S. Giuseppe riporta il candeliere in cielo che San Michele aveva portato in terra”.
- Aprile – Prilj – dall’etruscoApru, Afrodite dea greca e prima ancora, fenicia: essa rappresenta la dea della forza vitale, sotterranea, che induce le gemme a fiorire.
- Maggio – Maji – il mese di Maia, dea della fertilità, era in questo mese che nell’antichità si praticavano i rituali mirati alla fertilità dei campi e si apponevano amuleti per allontanare il malefico.
- Giugno – Querishtua o Curishtua – il mese dedicato alla dea Iuno, cioè Giunone; tuttavia è anche il mese delle ciliegie (quèrshi) e dalla mietitura (Cuermi), tagliare accorciare, raccogliere il grano.
- Luglio – Lionarj – Dedicato a Gaius Iulius Caesar, Giulio Cesare,
- Agosto – Gushti – Dedicato a Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus, l’imperatore Ottaviano Augusto.
- Settembre – Vjesgt – Settimo mese dell’antico calendario di Romolo che vedeva settembre come settimo mese da marzo, e per alcune culture la numerazione si dilunga sino al dodicesimo mese dell’anno; tuttavia in questo mese cade l’Equinozio di Autunno (22 o 23 Settembre) nel quale il Sole sorge esattamente ad Est .
- Ottobre – Shën Mitri o Vreshët – ottavo mese dell’antico calendario di Romolo, gli arbëreshë attribuiscono a questo mese anche significati consuetudinari/religiosi legati alla raccolta delle uve, da qui Shën Mitri o Vreshët.
- Novembre – Shën Mërtini o Vereth – nono mese dell’antico calendario di Romolo gli arbëreshë attribuiscono a questo mese anche significati religiosi e legati alla maturazione del vino da qui Shën Mërtini o Vereth.
- Dicembre – Shen Ndreu – decimo mese dell’antico calendario di Romolo esso rappresenta anche la fine del Solstizio d’Inverno che cade il 21 o il 22 Dicembre. In questi tre mesi ultimi mesi il Sole nel cielo è stato sempre più basso ed il suo percorso sarà sempre più breve.