Napoli (di eledA elisaB) – Venerdì scorso ha avuto luogo nella suggestiva sala del Capitolo del Complesso di San Domenico Maggiore, il Convegno internazionale per celebrare i 500 anni dall’insediamento dei Greci in Campania.
L’evento organizzato dalla presidenza della comunità ellenica di Napoli è stato Moderato dal prof. Jannis Korinthios e ha avuto come ospiti d’onore: Temistocle Demiris, ambasciatore della Grecia e Paul Kyprianou, Kafantaris, sindaco di Pylos, il paese dal cui porto 500 anni fa salparono i profughi verso l’Italia.
Hanno preso parte iall’incontro importanti relatori ed esperti d’ambito della coltura partenopea, tra cui segnaliamo:
Filippo D’Oria Università di Napoli “Federico II”, Emilia Ambra Vice direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, Imma Ascione direttrice Archivio di Stato di Napoli, Antonio Stopani Università di Torino, Roberto Romano Università di Napoli “Federico II”, Panagiotis loannou Università di Creta, Gianfranco Zarrillo maestro restauratore, Elsa Evangelista Direttrice del Conservatorio di San Pietro a Majella; Jolanda Capriglione Seconda Università di Napoli, Roberto Modiano Comunità Ebraica di Napoli, Sotiris Papadimitriou; Atanasio Pizzi ricercatore, Isabella Insolvibile storico; Giulio Maria Chiodi Università degli studi dell’lnsubria, Marco Galdi Università di Salerno, Gennaro Oliviero Università di Napoli, Mario Colella notaio, Giorgio Patoulis Presidente Unione Centrale dei Comuni della Grecia.
Presente anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha portato i saluti del popolo partenopeo oltre l’impegno della municipalità a ripristinare l’antico toponimo di epoca aragonese nel rione Carità; la strada denominata Vico de’ Greci, che corre lungo il fianco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo è stata dal 1518 luogo di preghiera delle popolazioni greco bizantine e greco ortodosse.
Va posto l’accento sull’intervento dell’architetto Atanasio Pizzi in cui è stato rilevato quali siano state le peculiarità che hanno determinato la crescita e poi la riedificazione, negli anni quaranta del secolo scorso, del rione Carità; riferendo anche delle caratteristiche sociali di chiara impronta greca che ha segnato lo sviluppo della città partenopea riferendo nel lessico abitudinario riferimenti al vicolo, in oltre l’architetto ha ricordato che anche nel Rione Loreto esisteva una strada titolata “Vico de’ Greci alla Marinella”, area dismessa con l’ampliamento dell’asse di scorrimento della marina.
Oggi, il progetto “Napoli Est”, che vuole riqualificare l’area, interessa anche quel tracciato identificativo della minoranza; ha riferito l’architetto, negli ambiti del progetto si potrebbe prevedere di evidenziare almeno planimetricamente il percorso, dato che l’area quasi certamente sarà adibita a verde pubblico.
L’evento e proseguito nel Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella e ha avuto il suo culmine con un concerto dal titolo “la Musica, un ponte di civiltà sullo Ionio”, che ha suggellerà il gemellaggio tra l’Accademia Musicale Napoletana e il Conservatorio Musicale di Corfù.