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Protetto: Le nuove città d’arberia???

Posted on 06 gennaio 2014 by admin

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Protetto: ARCHITETTURA GOTICA E RINASCIMENTALE

Posted on 16 dicembre 2013 by admin

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TUTELA, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ETNO ANTROPOLOGICO.

Posted on 12 dicembre 2013 by admin

QUALE TUTELA SALVAGUARDIANAPOLI (di Atanasio Pizzi) – Ritengo che ottimizzare il titolo suddetto, basterebbe aggiungere la sostenibilità ambientale e materica, per realizzare il quadro di un’isola, in cui gli elementi del costruito e del non costruito seguono un percorso storico affine alle tradizioni e il gioco è fatto.

Ambiti conservati e valorizzati, secondo i dettami del buon restauro consentirebbero di possedere in maniera chiara e indelebile il percorso del patrimonio linguistica-consuetudinaria dell’etnia distribuito in maniera morigerata sul territorio.

Progetti messi in atto su basi certe e storicamente verificate, inseriti negli ambiti identificabili della minoranza, avrebbero potuto e dovuto rendere gli agglomerati, quelle isole felici che oggi si millanta di aver realizzato.

Purtroppo l’inadeguatezza politica, formatasi in questi anfratti collinari, l’incapacità di usare le tecnologie e la poca formazione storica dei tecnici, che hanno operato in questi ambiti, ha trasformato la sostenibilità di questi gioielli di architettura minore in cumuli e spianate architettoniche al pari dei presidi commerciali, con la differenza sostanziale del ritorno economico, che per i minoritari è un miraggio.

Invece di valorizzare e incoraggiare il turismo attraverso la diversità linguistica, storica e il modello consuetudinario, si volge lo sguardo verso politiche razziali o di edilizia fallimentare, senza tenere in conto l’economia sociale, il fine indispensabile cui giungere attraverso il rilancio delle tante eccellenze irresponsabilmente dissociate negli ambiti della regione minoritaria.

Oggi chi si reca in questi ambiti, alternativa dei paesi indigeni, quali e quante cose potrebbero attrarre la sua attenzione per indurlo a fermarsi? Personalmente ritengo che siano pari allo zero.

Nulla appare perché valorizzato o messo in evidenza con garbo, quello che apparteneva una volta a tutta la comunità ed era visibile, adesso è prerogativa di pochi, questi ultimi, avvolti dalla nebbia dell’ignoranza e del personalismo, si adoperano ad accumulare, conservare e fare propria ogni cosa, senza rendersi conto che estrapolare dai contesti ogni manufatto perde sia il senso che il valore.

Negli ultimi decenni l’abitudine di depauperare gl’irripetibili anfratti, associato al danno provocato dalle opere pubbliche che invece di sopperire a questa manchevolezza, ha ulteriormente degradato gli ambiti, ha fatto in modo che la soglia della devastazione sia stata esageratamente superata.

Un detto tipico della dice: tek merr e nëng vë nëng quëndron faregjë; dove prendi e non metti non rimarrà più niente, oggi siamo arrivati a questo dato di fatto.

Purtroppo ormai da troppo tempo si prende senza depositare mai nulla di concreto che possa ritenersi in linea con la storia, le abitudini e il vivere dei minori, la tendenza è di attingere distruggere, senza ripristinare gli antichissimi dettami secondo una logica storica comprovata.

Niente è legato coerentemente a un filo di storia, unico riferimento certo sono solo le annotazioni dei viaggiatori che dal settecento in poi hanno visitato in lungo e in largo questi borghi del sud; illustri, nobili e signori, tutti attratti dalle vicende storiche, venivano a documentare e rilevare le caratteristiche autoctone di questi ambiti che furono anche i luoghi natii di famosi letterati e scienziati dell’epoca.

Oggi non è più concepibile né ci possiamo permettere a inventare arcipelaghi minoritari, per poi sprecare le risorse affidandosi a inappropriati tecnici; magari bravi ad arredare la casa della signora Cuccurullo, tirare le somme di un computo metrico o tracciare le linee irrigue di un orto.

Non servono queste competenze se poi delle vicende minoritarie, attenendoci a quanto esposto, non lasciano alcun dubbio sulla inadeguatezza nello svolgere i temi di progetto giacché culturalmente impreparati.

Non si possono confondere le gjitonie con piazze collocate in altri ambiti, né ritenere che “la riqualificazione, caratteristica d’ambito va recuperata” o immaginare che la difesa del patrimonio storico sartoriale, incautamente e imprudentemente accumulato in locali inadatti, si possa attuare progettando banalissime vetrine, il cui utilizzo, a breve sarà quello di essere adoperate quali contenitori per portare tutto in discarica.

Progetti che si accaniscono infilzando anonimi corpi illuminanti su quella che un tempo era la strada più antica del centro minore, cui per l’inadeguatezza culturale, dei preposti, è stato sostituito incautamente il toponimo, (il personale auspicio è quello che al più presto sia ripristinato).

Ritenere che gli spazi d’ambito detti Gjitonie, si presentano di forma irregolare e andrebbero regolarizzate è una forzatura storica a cui è giunto il tempo di dare un freno, già in occasione della tragedia che interessò un intero paese fu messa in atto tale vergognosa linea di attuazione progettuale che definire demenziale è dire poco, continuare a fare uso di questo linguaggio mettendo in opera lo stesso principio sarebbe come commettere un crimine.

Il mio augurio è quello che a lavori iniziati sia richiesta una variante in corso d’opera e possano essere invitati a partecipare nel gruppo di lavoro chi è in grado di illuminare i bui progetti sino a oggi attuati, evitando con la prassi di correzione, di rendere ancor più povera quella regione, che tutti affermano, a parole, di voler proteggere, ma che i fatti raccontano ben altro.

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ARCHITETTURA CONDIVISA

Posted on 23 novembre 2013 by admin

CondivisaNAPOLI (di Atanasio Pizzi) – Ha avuto luogo nei giorni scorsi, nella Sala Consiliare della Provincia di Napoli, nel Complesso monumentale di Santa Maria La Nova, una tavola rotonda cui hanno partecipato amministratori Partenopei e Catalani della città di Barcellona, affiancati da eminenti architetti.

Il dibattito verteva sulle esperienze per la valorizzazione del territorio metropolitano, in particolar modo, quello della capitale Catalana che negli ultimi decenni è stata protagonista di uno sviluppo architettonico e urbanistico riconosciuto dalle istituzioni di tutta Europa.

Durante il dibattito, l’analisi fatta da un noto architetto partenopeo, ha messo in luce gli aspetti che hanno contribuito a ottenere risultati così brillanti.

Sono, gli stessi modelli a cui si potrebbe ipotizzare di adottare  negli ambiti di quella che s’individua come la regione storica d’arberia, con il fine di dare solidità alle labili scelte che ormai da troppo tempo non offrono più riferimenti agli agglomerati urbani dalla minoranza.

I risultati ottenuti dai tecnici e dagli amministratori barcellonesi, fondano le proprie radici sul presupposto che non esistono ambiti di maggiore o minore interesse e che il progetto non è prerogativa di una sola parte della popolazione, giacché, solamente se essa viene da tutti condivisa attraverso manifestazioni ed eventi nel corso dell’iter dall’idea, al progetto, sino alla sua messa in opera, verrà accolta e farà parte dell’intero sistema sociale.

Quando in fine l’opera in senso lato è realizzata, non diventa un elemento ignoto con cui nessuno sa riconoscersi, infatti, le manifestazioni e gli eventi durante il corso della messa in atto servono a convivere e fare in modo l’evento diventa il momento dell’accoglienza.

Diversamente nei territori della regione d’arberia, non aleggia nemmeno la teoria idiota secondo cui esiste solo l’ambiente, naturale, che almeno avrebbe prodotto inconsapevolmente conservazione, ma si promuovono programmi e progetti egocentrici che producono danni irreparabili, affievolendo l’immenso patrimonio linguistico  consuetudinario caratteristica della minoranza.

L’unica cosa che tutta la popolazione minoritaria condivide è la vergogna del personalismo politico clientelare, volontà perversa che ha come riferimento prioritario “l’idiota capacità storica circoscritta” nel mettere in atto manifestazioni, eventi e progetti senza alcun rapporto e condivisione con i fruitori, innescando il processo che confonde le memorie storiche rimescolando inconsapevolmente quelli che una volta erano ritenuti solidi riferimenti.

La città di Barcellona e la sua provincia hanno raggiunto risultati in pochi decenni che nessuna città europea ha avuto eguali, si è giunto a tale risultato nonostante la Spagna intera per decenni ha vissuto un regime che non gli consentiva di poter emerger in alcuna disciplina, ma i Catalani, un popolo caparbio, questa rinascita l’ha preparata in silenzio e con tanta dignità mandando i propri figli a frequentare le Università più rinomate di tutta Europa e quando il regime ha avuto il suo corso naturale, i Catalani non hanno dovuto fare altro che mettere a frutto le capacità acquisite dai propri figli.

Queste considerazioni raccontate dal presidente della provincia della Catalogna mi hanno fatto molto riflettere e immaginarle riversate negli ambiti in cui ho avuto i miei natali.

Personalmente mi auspicio che la prossima estate anche per il piccolo paese della Sila Greca, possa ripetersi quella svolta che ha portato i catalani a essere ritenuta l’etnia più moderna d’Europa, non solo per i risultati acquisiti nella vivibilità dei propri ambiti, ma anche per la capacità di valorizzare la propria identità.

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6° INCONTRO ANNUALE DEGLI ISCRITTI DI STUDIO 147

Posted on 25 ottobre 2013 by admin

STUDIO 147NAPOLI (di Gaetano Troncone) – Gentili colleghi di Studio 147, vi invio   i due link del discorso di Enrico V. http://youtu.be/GK_Fqyi7Prw http://youtu.be/YlC7wcjX5sg

Nello stesso tempo vi invito  a  segnalare  le vostre idee Per le prossime attività di 147.

Saluti  Gaetano

Gli associati di Studio 147 aggiornati al 22 Ottobre 2013:
Arch. Francesco Abbagnale; Arch. Barrak Abdulhay; Arch. Alfredo Acanfora; Arch. Emanuela Accarino; Arch. Giuseppe Accettulli; Arch. Antonio Acierno; Arch. Giuseppe Adamo; Arch. Michele Adiletta; Arch. Vincenzo Adinolfi; Arch. Emiliano Aiello; Arch. Loredana Aiello; Arch. Emilia Ainis; Arch. Giampiero Airato; Arch. Alessandro Alderighi; Arch. Alfredo Aletta; Arch. Francesco Aletta; Arch. Alezandros Alevas; Arch. Fioravante Alfano; Arch. Giovanni Alfano; Arch. Pasquale Alfano; Arch. Gianfrancesco Aliano; Arch. Giuseppe Alimonda; Arch. Teresa Aliperti; Arch. Chiara Allegretti; Arch. Luisa Alterio; Arch. Junior Sara AltGieri; Arch. Daniela Altobelli; Arch. Antonello Amaddeo; Arch. Angela Amalfitano; Arch. Vincenzo Amato; Arch. Michele Ambrosio; Arch. Maria Chiara Amedeo; Arch. Loredana Amelio; Ing. Claudio Amich; Arch. Antonio Amitrano; Arch. Silvio Ammirati; Arch. Gianfranco Amodio; Arch. Luigi Amoroso; Luciano Amoruso (Imprenditore); Arch. Maurizio Andreoli; Arch. Ersilia Andreozzi; Arch. Gianfranco Andriolo; Arch. Massimo Andriolo; Arch. Pietro Angarano; Arch. Alessandra Angeloni; Arch. Ascanio Aniello; Arch. Marina Annecchiarico; Arch. Piernazario Antelmi; Geologo Alberto Antinori; Arch. F. Vincenzo Antonacci; Arch. Vincenzo Antonacci; Arch. Cristina Antonini; Arch. Barbara Apa; Arch. Michele Apicella; Arch. Ciro Aprea; Arch. Francesco Aprea; Arch. Fabio Aragona; Arch. Mario Arcella; Ing. Stefania Arciero; Arch. Mario Angel Arco; Arch. Ombretta Arena; Angela Argiulo; Arch. Antonio Ariano; Arch. Maurizio Arienzo; Arch. Guido Aristarco; Arch. Pierfrancesco Arnone; Arch. Sergio Arpaia; Arch. Umberto Arpaia; Arch. Hassane Assi; Ing. Sandro Atena; Arch. Paolo Attanasio; Arch. Vincenzo Attanasio; Arch. Domenico Auricchio; Arch. Antonella Auriello; Arch. Cetty Ausiello; Arch. Antonio Avano; Arch. Massimo Avellone; Arch. Roberta Aversano; Arch. Claudia Aveta; Arch. Ester Aveta; Arch. Francesca Avitabile; Arch. Maria Grazia Bagnaro; Ing. Salvatore Baldan; Arch. Roberto Baldelli; Francesco Ballardin (Imprenditore); Arch. Roberta Ballo; Ing. Vittorio Balsamo; Arch. Sveva Bancale; Arch. Silvano M. Bandolin; Arch. Fabio Baratto; Ing. Salvatore Barba; Arch. Carmela Barbarano; Arch. Elisabetta Barbarisi; Arch. Anna Barbato; Arch. Giovanni Barbato; Arch. Nicola Barbato; Arch. Angelo Barboni; Arch. Anna Barile; Arch. Maurizio Barile; Arch. Claudia Barleta; Arch. Alberto Barone; Arch. Gianluca Barone; Arch. Luigi Baroni; Arch. Vito Barraco; Arch. Vittorio Barrella; Arch. Andrea Bartoli; Interior Designer Tiberio Bartolini; Arch. Michelangelo Bartolotta; Aniello Basile (Imprenditore); Arch. Francesco Basile; Arch. Raoul Basile; Arch. Francesco Basilicata; Arch. Giuseppe Basso; Arch. Osvaldo Basso; Arch. Eduardo Bassolino; Arch. Mario Michele Basta; Arch. Francesca Bauduin; Arch. Stefano Bausi; Arch. Silvana Bava; Arch. Clotilde Bavaro; Geom. Nicolò Bazzarini di Francescantonio; Arch. Mario Belardo; Arch. Pasquale Belardo; Arch. Massimo Belelli; Arch. Leonardo Bellini; Arch. Giovanni Bello; Roberta Bellotti (Imprenditrice); Arch. Tiziana Bellucci; Arch. Carlo Beltrami; Arch. Dario Benaudi; Arch. Manuela Benelli; Arch. Simonetta Benetollo; Ing. Roberta Beretta; Arch. Biagio Bergantino; Arch. Cristina Maria Bernardini; Arch. Fiorella Bernardini; Arch. Antonio Bernava; Arch. Barbara Berni; Arch. Giuseppe Alfredo Berritto; Arch. Mauro Bertamè; Arch. Guya Bertelli; Arch. Giovanni Bertino; Marco Bertona (Imprenditore); Arch. Mauro Bertuna; Arch. Elvira Bettini; Arch. Sergio Bettini; Arch. Federico Biagini; Monica  Biglietto (Imprenditrice); Arch. Emilio Bilotta; Arch. Annamaria Bini; Arch. Teresa Blasotti; Arch. Alessandra Boccherini; Arch. Antonio Boccia; Prof. Arch. Maria Elisa Bonelli; Arch. Gioacchino Borrelli; Arch. Giuseppe Borrelli; Ing. Pasqualino Borrelli; Arch. Valeria Borrelli; Arch. Enrico Borriello; Arch. Gianfranco Bosi; Arch. Marco Bottino; Arch. Sara Bottone; Arch. Biagio Bove; Arch. Paola Bovier; Arch. Laura Bozza; Arch. Alessandro Braga; Arch. Fernanda Brancatelli; Arch. Gennaro Brasiletti; Arch. Domenico Brigante; Arch. Antonello Briguglio; Arch. Alberto Brillo; Arch. Stefania Bronzuto; Arch. Franco Brugoni; Arch. Elena Brunetti; Arch. Aldo Antonio Bruno; Arch. Antonio Bruno; Arch. Emiliano Bruno; Arch. Emilio Bruno; Arch. Laura Bruno; Arch. Monica Bruno; Arch. Rosaria Bruno; Arch. Fabio Bucchignani; Arch. Valeria Bucchignani; Arch. Adele Bugatti; Arch. Alfonso Buongiorno; Arch. Silvio Buonoincontro; Arch. Diana Buonomo La Rossa; Arch. Rosanna Buonsignore; Arch. Giovanni Buscemi; Arch. Ciro Busiello; Arch. Carlo Maria Buttini; Arch. Barbara Cacace; Arch. Ferdinando Caccavale; Arch. Giovanni Cacchione; Arch. Caterina Cacciapuoti; Arch. Mario Cacciapuoti; Arch. Pietro Cadeo; Arch. Giovanna Caiazzo; Arch. Maria Caiazzo; Arch. Michele Caja; Arch. Manilla Calabrese; Arch. Michele Calabrese; Arch. Sonia Calabresi; Arch. Paolo Calabrò ; Arch. Francesca Calarco; Arch. Antonino Calderone ; Arch. Raffaele Calì; Arch. Amerigo Calvanese; Ing. Vincenzo Calvanese; Arch. Carla Calvino; Arch. Giuseppe Camerlingo; Arch. Emanuela Campo; Ing. Donato Cancellara; Arch. Catello Cannavale; Arch. Carmelo M.E. Canonico; Arch. Mario Cantelli; Arch. Aurelio Cantone; Ing. Giuseppe Capaldo; Arch. Feliciano Capasso; Arch. Vincenzo Capicchiano; Arch. Caterina Capolongo; Arch. Maria Capolungo; Arch. Lazzarino Capone; Arch. Roberto Cappelli; Arch. Francesco Cappiello; Prof. Arch. Vito Cappiello; Arch. Claudia Capuano; Arch. Paola Capuano; Arch. Giuseppe Capuozzo; Arch. Maria Caputi; Arch. Michele Caputo; Energy Manager Pasquale Caputo; Arch. Giuseppe Paolo Caravetta; Arch. Rosario Michele Carbonara; Arch. Adriana Carbonara ; Arch. Francesco Carbone; Arch. Renato Carbone; Arch. Marilisa Cardace; Arch. Barbara Cardone; Arch. Alessandro Cariello; Arch. Giuseppe Cariello; Arch. Ilio Carlantuono; Arch. Giovanni Caroccia; Arch. Alfredo Carosella; Arch. Roberta Carotenuto; Arch. Maria Angela Carra Linguerri; Nicola Carrabba (Imprenditore); Arch. Giulio Carta; Arch. Telemaco Carughi; Arch. Anna Caruso; Raffaele Caruso (Imprenditore); Arch. Vincenzo Caruso; Arch. Gaetano Casa; Arch. Luigi Casale; Arch. Maria Casale; Geologo Alessandro Cascone; Arch. Carmen Cascone; Arch. Palmira Casella; Arch. Salvatore Maria Caserta; Arch. Flavio Casgnola; Arch. Michela Casillo; Arch. Lorella Casola; Arch. Griselda Cassella; Arch. Laura Cassese; Prof. Arch. Alessandro Castagnaro; Arch. Emilio Castaldo; Arch. Mariateresa Castaldo; Arch. Sante Castaldo; Mariapaola Castellano (Imprenditrice); Ing. Giuseppe Castiglia; Arch. Nicolò Castorina; Arch. Angelo Cataldo; Arch. Pietro Catanzaro; Arch. Michele Caturano; Arch. Isabella Cavaliere; Arch. Maurizio Cecchi; Arch. Joseph Cecere; Arch. Walter Cecere; Arch. Marzia Ceglia Vitiello; Arch. Alessandra Celoria; Arch. Giulia Cepparulo; Arch. Adele Cerbasi; Arch. Maria Cecilia Cerra; Arch. Walter Cerrato; Arch. Sofia Cerruti; Arch. Italo Cerullo; Ing. Roberto Cervone; Arch. Annalisa Cervotti; Arch. Rossana Cesari; Arch. Cosma Cesaro; Arch. Gennaro Chiacchio; Arch. Amalia Chiaiese; Arch. Pasquale Chiaradonna; Arch. Alberta Chiari; Arch. Massimo Chiariello; Arch. Angelo Chifari; Arch. Vincenzo Chirichella; Arch. Giuliana Cianciulli; Dott.ssa Paola Cianciullo (Imprenditrice); Arch. Aniello Ciaravolo; Arch. Alberto Cicale; Arch. Marina Ciccaglione; Arch. Giuseppe Ciccarelli; Arch. Barbara Ciccolella; Ing. Fabio Ciervo; Arch. Carolina Cigala; Arch. Walter Ciliento; Arch. Patrizio Cimmino; Arch. Giovanni Cinque; Marcello Cioffi (Imprenditore); Arch. Francesco Cipolleschi; Arch. Nunzio Cipolletti; Arch. Silvia Cirelli; Arch. Francesco Cirillo; Arch. Gianpiero Cirillo; Arch. Vincenzo Ciruzzi; Arch. Antonio Ciuffreda; Ing. Stefano Civita; Arch. Francesco Clori; Arch. Luigi Carmine Colalillo; Antonello Colaps (Imprenditore); Giuseppe Colella (Imprenditore); Vincenzo Colella (Imprenditore); Arch. Antonio Collaro; Prof. Arch. Loreto Colombo; Arch. Dario Colucci; Arch. Maria Teresa Coluccia; Archeologa Chiara Comegna; Alfredo Comitino (Imprenditore); Arch. Gennaro Comunale; Arch. Lucio Consentino; Arch. Raimondo Consolante; Arch. Antonio Conte; Arch. Elio Conte; Arch. Gianluca Conte; Ing. Giovanni Conte; Ing. Luigi Conte; Arch. Alessandro Conte ; Arch. Emilio Coppola; Arch. Graziella Coppola; Luigi Coppola (Imprenditore); Arch. Pasquale Coppola; Arch. Roberto Coppola; Arch. Rosa Coppola; Arch. Luca Coraggio; Arch. Franco Core; Ing. Domenico Corneli; Arch. Salvatore Corona; Arch. Marcello Corrà; Arch. Angelo Antonio Cortesi; Arch. Nicola Corvasce; Arch. Roberto Cosenza; Arch. Pablo Cossu; Arch. Antonio Costa; Arch. Patrizio Costagliola; Ciro Cozzolino (Imprenditore); Arch. Pasquale Cozzolino; Arch. Sergio Crauso; Arch. Giada Crepaldi; Arch. Mark Crisano; Arch. Giuseppina Crisci; Arch. Mario Crisci; Arch. Rossella Crispino; Arch. Claudia Cristaudo; Arch. Antonietta Cristiano; Arch. Vincenzo Crocenti; Arch. Carmelo Crucitti; Pianificatore Luca Cuccurullo; Geologo Giuseppe Cugno; Arch. Sabato Massimo Cuoco; Arch. Bruno Cuomo; Arch. Carla Cuomo; Arch. Felicia Cuomo; Arch. Anna Cuozzo; Ing. Francesco Cupersito; Arch. Paolo Curti; Arch. Elettra Curto; Arch. Attilio Cusimano; Arch. Gioacchino Luca Cutolo; Arch. Pietro Cutrona; Pasquale D’Eustacchio (Imprenditore); Arch. Rita D’Eustacchio; Arch. Lorenzo D’Albora; Arch. Domenico D’Alessandro; Carlo d’Aloisio Mayo (Imprenditore); Arch. Antonio D’Alterio; Arch. Davide D’Alterio; Arch. Giovanni D’Alterio; Arch. Roberta D’Alterio; Arch. Maria Rosaria D’Ambrosi; Arch. Giovanni D’Ambrosio; Arch. Lucia D’Ambrosio; Arch. Pasquale D’Ambrosio; Arch. Salvatore D’Ambrosio; Arch. Massimiliano D’Amelio; Arch. Donato D’Andrea; Arch. Francesco D’Angelo; Arch. Giuseppe D’angelo; Carmine D’Aniello (Imprenditore); Ing. Giuseppe  D’Aniello; Arch. Tiziana D’Aniello; Ing. Donatella Darsena; Arch. Alessio D’Auria; Arch. Antonio D’Avanzo; Arch. Alessandra De Angelis; Arch. Elena De Angelis; Arch. Giovannangelo De Angelis; Arch. Paolo De Angelis; Arch. Pasquale De Angelis; Arch. Vincenzo De Biase; Arch. Maria De Caro; Arch. Giuliana De Cesero; Prof. Arch. Mario De Cunzo; Arch. Alessandra De Falco; Ing. Antonio De Falco; Arch. Fabio De Falco; Arch. Giuseppe De Falco; Arch. Marco De Fazio; Arch. Liana De Filippis; Arch. Angelo De Fina; Arch. Ciro De Francesco; Arch. Anna De Francesco ; Prof. Arch. Giovanni De Franciscis; Prof. Arch. Renato De Fusco; Arch. Vincenzo De Gianni; Arch. Nicoletta De Indicibus; Arch. Marco De Lellis; Arch. Maria Serena De Lisa; Ing. Antonello De Luca; Arch. Rosa De Luca; Arch. Vincenzo De Luce; Ing. Andrea De Maio ; Dott.ssa Elena De Marco; Arch. Marisa De Marco; Arch. Edoardo De Marco ; Geom. Enrico De Marinis; Arch. Francesca De Marinis; Arch. Basilio De Martino; Arch. Claudio De Martino; Arch. Josi De Martino; Ing. Paolo De Martino; Arch. Sabrina De Martino; Arch. Claudia De Massi; Arch. Maria Rosaria De Micco; Arch. Giuseppina De Nicola; Arch. Ernesto Maria De Nora; Arch.
Rosa De Paola; Arch. Giovanni De Pasquale; Arch. Stefano De Pertis; Arch. Alida De Riggi; Ing. Arch. Prof. Elio de Rinaldo; Arch. Antonio De Rosa; Arch. Carmela De Rosa; Prof. Arch. Luciana De Rosa; Ing. Pasquale De Rosa; Arch. Zelda de Ruvo; Arch. Renato De Santis; Arch. Amelia De Stasio; Arch. Anna De Stasio; Arch. Fabio Alfonso De Stefano; Arch. Gaetano De Stefano; Arch. Prisco De Vivo; Arch. Raffaele Defilippis; Arch. Claudia Dei; Arch. Ciro Del Gaizo; Arch. Maddalena Del Gaudio; Arch. Angelo Del Giudice; Arch. Francesco Del Piano; Arch. Roberto Del Sarto; Arch. Antonio Del Vecchio; Arch. Iliana Del Vecchio; Arch. Maurizio Del Vecchio; Dott.ssa Ilia Delizia; Arch. Luigi Della Gaggia; Arch. Antonio Della Gatta; Arch. Raffaella Della Marca; Arch. Daniele Della Porta; Arch. Michele Della Vecchia; Arch. Valentina Delle Donne; Arch. Paola Delli Paoli; Arch. Giuseppina Demartis; Arch. Thomas Demetz; Arch. Michele Deregibus; Geom. Pasquale D’Errico; Arch. Roberto Desiderati; Design D’Elite srl; Arch. Claudia Di Bernardo; Arch. Giovanni Di Bernardo; Arch. Roberto Di Bernardo; Arch. Maria Rosaria Di Bonito; Arch. Marianna Di Bonito; Arch. Sandro Di Bonito; Daniele Di Caprio (Imprenditore); Ing. Piera Di Capua; Arch. Daniela Di Carlo; Arch. Giampaolo Di Cocco; Arch. Anna Di Costanzo; Arch. Ciro Di Costanzo; Arch. Gemma Di Costanzo; Arch. Mariaclaudia Di Costanzo; Ing. Antonio Di Dio; Arch. Serenella Di Dio; Prof. Arch. Giovanni Di Domenico; Prof. Ing. Luciano Di Fraia; Arch. Gianluca Di Franco; Arch. Valeria Di Furia; Arch. Rosa Di Gaetano; Arch. Castrense Francesco Di Giovanni; Arch. Marina Di Guida; Arch. Nadia Di Ianni ; Arch. Davide Di Leo; Ing. Alfonso di Liddo; Arch. Romeo Di Lorco Sgambati; Arch. Carlo Di Lorenzo; Ing. Sirio Di Lorenzo; Arch. Stefano Di Lorenzo; Arch. Lorenzo Di Lucchio; Arch. Antonio Di Maro; Geom. Antonio Di Martino; Arch. Carla Di Martino; Arch. Salvatore Di Martino; Arch. Elena Di Marzo; Ing. Domenico Di Marzo ; Ing. Luca Di Mascio; Arch. Luca Di Meglio; Arch. Sara Di Micco; Arch. Sirio Di Michele; Arch. Alfonso Di Nardi; Arch. Angela Di Noto; Ciro Di Palma (Imprenditore); Arch. Felice Di Palma; Arch. Ferdinando Di Palo; Arch. Maurizio Di Palo; Arch. Rosario Di Petta; Arch. Luigi Di Pietro; Paolo Di Pinto (Imprenditore); Arch. Pasqualino Di Rosa; Geom. Carmine Di Sarno; Arch. Paolo Di Tommaso; Arch. Raffaele Di Vaio; Arch. Mauro Di Vasta; Arch. Gina Elisabetta Diotallevi; Arch. Daniela Dolcetti; Arch. Fidelmo Dolcini; Arch. Giorgio Donadio; Arch. Giovanni Donato; Arch. Claudio D’Onofrio; Arch. Doriano Dori; Arch. Riccardo d’Oria; Arch. Elisa Dorigo; Arch. Maria Duello; Arch. Dolores Egizzo; Arch. Lucia Epulo; Arch. Domenico Ercolanese; Arch. Orlando Ercolano; Arch. Antonio Ercole; Arch. Demetrio Ercole Salazar Sarsfield; Arch. Giovanna Errico; Arch. Maria Gabriella Errico; Arch. Carlo Esposito; Arch. Domenico Esposito; Arch. Ferdinando Esposito; Geom. Francesco Esposito; Francesco Esposito (Imprenditore); Arch. Gennaro Esposito; Arch. Gian Paolo Esposito; Ing. Gianpaolo Esposito; Arch. Leopoldo Esposito; Arch. Luigi Esposito; Arch. Mauro Esposito; Ing. Michele Esposito; Ing. Pasquale Esposito; Arch. Patrick Esposito; Arch. Peppe Esposito; Arch. Roberto Massimiliano Esposito; Arch. Teresa Esposito; Arch. Valeria Esposito; Achille Eusebi (Imprenditore); Dott. Andrea Evangelista; Arch. Federico Fabbricatore; Arch. Katia Fabbricatti; Arch. Francesca Fabiano; Arch. Patrizia Faella; Arch. Roberta Fagni; Arch. Giuseppe Falvella; Arch. Salvatore Fama; Arch. Francesca Faraone; Arch. Francesco Farinaro; Arch. Ivana Fasciano; Ing. Maria Fatigati; Arch. Anna Fava; Arch. Massimiliano Fedele; Arch. Pier Giuseppe Fedele; Arch. Marina Federico; Arch. Francescomaria Fele; Arch. Adriana Feo; Arch. Emilia Fergola; Arch. Luigi Ferraiuolo; Arch. Laura Ferrante; Arch. Francesco Ferrara; Arch. Teresa Ferrara; Ing. Claudia Ferrari; Arch. Paolo Ferrario; Arch. Angela Ferraro; Arch. Francesco Ferraro; Arch. Gaetano Ferraro; Arch. Vincenza Ferraro; Arch. Carla Ferrigno; Arch. Stefano Ferrini; Arch. Marco Ferruzzi; Ing. Lucio Fiamingo; Arch. Gaetano Ficarella; Arch. Giorgio Fiorentino; Gennaro Fiorenza (Imprenditore); Arch. Domenico Fioretti; Arch. Bartolomeo Fiorillo; Arch. Carmine Fiorillo; Arch. Barbara Fittipaldi; Arch. Elio Florio; Massimo Florio (Imprenditore); Arch. Vincenzo Fontana; Arch. Antonio Fontanella; Arch. Nicola Fontanella; Arch. Alfredo Foresta; Arch. Vincenzo Forino; Arch. Ornella Formati; Arch. Amedeo Formisano; Arch. Nello Formisano; Arch. Maria Grazia Formisano ; Arch. Salvatore Antonio Fornaro; Arch. Fabrizia Forte; Prof. Arch. Francesco Forte; Arch. Agostino Fortino; Arch. Claudia Fortunato; Arch. Vincenzo Fortunato; Arch. Enrico Fossa; Ing. Salvatore Foti; Arch. Alessandro Fracchiolla; Arch. Massimiliano Fraia; Ing. Graziano Fraiese; Arch. Domenico Franco; Arch. Gianpaolo Franco; Arch. Manuela Franco; Arch. Marcello Franco; Arch. Giovanni Franzese; Maria Grazia Frassetto (Imprenditrice); ; Arch. Maria Grossi; Arch. Ing. Luigi Grosso; Arch. Michele Grosso; Arch. Pietro Riccardo Guadagno; Arch. Antonio Guardascione; Arch. Immacolata Guarino; Arch. Lucio Guarino; Arch. Pasquale Guarino; Ing. Francesco Guarracino; Arch. Salvatore Guastafierro; Arch. Assunta Guercia; Ing. Gabriele Guercia; Arch. Alessandra Guerra; Arch. Fabio Guglielmini; Arch. Carlo Guida; Arch. Giacomo Antonio Guindani; Arch. Graziella Iaccarino Idelson; Arch. Ciro Iacobelli; Arch. Giuseppe Iacone; Arch. Antonio Iacono; Linda Iacuzio (Imprenditrice); Arch. Silvio Iacuzio; Arch. Luca Iannello; Arch. Giuseppe Ianni; Designer Daniele Iannicelli; Arch. Fabio Iannone; Arch. Nunzia Iannone; Arch. Fabio Iannotta; Arch. Simona Iannucci; Ing. Giuseppe Iazzetta; Arch. Luigi Iazzetta; Arch. Dario Ilardi; Arch. Lucio Imbimbo; Arch. Ciro Imparato; Arch. Giovanni Imparato; Arch. Valentina Imparato; Arch. Luigi Imperatore; Anna Improta (Imprenditrice); Arch. Nicola Incisetto; Arch. Giandomenico Donato Inglese; Arch. Giovanni Intignano; Ing. Antonino Iorio; Arch. Antonio Iossa; Arch. Valeria Isola; Dott. Giovanni Izzo; Arch. Michele Izzo; Geom. Mariasole Janitshke; Ing. Aladino Miguel Josè; Arch. Angela Klein; Arch. Claudine Knijnik; Arch. Michele J. Kujawski; Arch. Attilio La Hara; Arch. Carmine La Marca; Arch. Raimondo La Marca; Arch. Francesco La Porta; Arch. Barbara La Rossi; Arch. Gianluca La Scala; Arch. Flora La Sita; Arch. Antonella La Volpe; Arch. Maria Labadia; Arch. Ernesto Laezza; Arch. Filippo Laezza; Geologo Rocco Lafratta; Arch. Vincenzo Vitaliano Lamaglia; Arch. Patrizia Lampa; Arch. Cinzia Langella; Arch. Luca Langella; Prof. Arch. Romano Lanini; Arch. Carmine Lanzetta; Arch. Stefano Lanzetta; Arch. Vincenzo Laprovitera; Arch. Angela Larato; Arch. Giuseppe Larenza; Arch. Marco Latina; Arch. Ferdinando Laurini; Arch. Mario Lauritano; Arch. Camillo Lauro; Arch. Maria Lauro; Prof. Arch. Antonio Lavaggi; Marco Leonardi (Imprenditore); Arch. Alessandro Leone; Ing. Antonio Leone; Arch. Elvira Leone; Arch. Maria Leone; Arch. Massimo Leone; Arch. Teresa Leone; Arch. Renato Leopaldi; Arch. Raffaele Lepore; Arch. Oreste Leucadia; Arch. Alessandro Levi; Arch. Alberto Liberti; Arch. Umberto Liberti; Arch. Fabio Licciardi; Arch. Rosanna Liguoro; Arch. Luigi Limmatola; Arch. Letizia Lionello; Arch. Lucrezia Lioniello; Arch. Giovanni Liotti; Arch. Valeria Lipani; Arch. Maria Lippiello; Arch. Vincenzo Lippiello; Arch. Isabella Lisi; Arch. Canio Loguercio; Ing. Giuseppe Lombardi; Arch. Pasquale Lombardi; Gaetano Lombardo; Arch. Daniele Longobardi; Arch. Marilicia Longobardi; Arch. Valeria Lorenzelli; Arch. Giorgio Lorenzo; Arch. Orlando Loria; Arch. Daniele Alessandro Lovaglio; Arch. Daniela Lubreto; Arch. Elio Luca; Arch. Giovanni Lucchese; Arch. Filomena Lucci; Arch. Alice Luchini; Arch. Gennaro  Luise; Arch. Gelsomina Lupo; Arch. Alessandra Maddaloni; Ing. Raffaella Maestro; Arch. Irene Maggi; Arch. Giuseppe Magistretti; Ing. Mauro Magliacano; Arch. Adele Maglione; Arch. Raffaele Maglione; Arch. Barbara Maiella; Geom. Alessandro Maiello; Arch. Adamo Maio; Arch. Barbara Maio; Arch. Alfonso Maiolino; Arch. Bruna Maione; Caterina Maione (Imprenditrice); Arch. Giuseppe Maione; Arch. Marco Maione; Arch. Sabrina Maiorano; Arch. Emilio Maiorino; Arch. Danilo Maisto; Arch. Maria Cristina Majello; Arch. Gerardo Malangone; Ing. Emilio Maltese; Ing. Luca Malvano; Arch. Angela Manca; Arch. Francesco Mancini; Arch. Moreno Mancini; Arch. Salvatore Mancino; Arch. Massimiliano Mandarini; Arch. Anna Mandia; Arch. Valentina Manfè; Arch. Zaccaria Antonio Manfellotto; Arch. Sergio Mangiaracina; Ing. Antonio Manna; Arch. Massimo Manna; Arch. Cristiana Mannelli; Arch. Aniello Manzo; Arch. Aldo Marcaccini; Arch. Daniela Marchetiello; Arch. Antonella Marciano; Arch. Carmen Marciano; Arch. Raimondo Marcone; Arch. Amleto Marcuccilli; Arch. Giovanna Marigliano; Arch. Sandro Marini; Prof. Arch. Antonio Mariniello; Ing. Ciro Marino; Arch. Ilde Marino; Arch. Martina Marinoni; Arch. Mauro Mariotto; Arch. Concetta Marrazzo; Arch. Gianni Marrone; Arch. Gennaro Martello; Arch. Michele Martinelli; Arch. Ciro Martino; Arch. Fabiana Martone; Arch. Mario Martorano; Arch. Giovanni Marucci; Arch. Aniello Marzano; Arch. Anna Marzoni; Arch. Mario Mascellino; Arch. Mirko Mascioli; Arch. Gian Franco Mascoli; Arch. Ciro Mascolo; Pianificatore Loreto Gennaro Masella; Arch. Daniele Masi; Arch. Francesco Masi; Arch. Maria Laura Massarelli; Arch. Ciro Massaro; Arch. Maria Luisa Massi; Arch. Aurelio Mastroberti; Arch. Maria Carla Mastrogiovanni; Arch. Donatella Masucci; Gianluca Masullo (Imprenditore); Arch. Gennaro Matacena; Arch. Vincenzo Matarazzo; Arch. Gustavo Matassa; Arch. Giovambattista Mauro; Arch. Gennaro Mautone; Arch. Gianluca Mazza; Arch. Francesca Mazzarella; Arch. Silvia Mazzarella; Arch. Francesco Mazzella; Arch. Marco Mazzella; Arch. Vera Mazzolini; Arch. Francesco Mazzuoccolo; Arch. Federico Mei; Arch. Lucia Mele; Arch. Silvana Meli; Arch. Marco Melino; Arch. Daniela Enzo Sannino (Imprenditore); Arch. Gennaro Sannino; Arch. Fabiana Sansone; Arch. Daniela Santagata; Ing. Giuseppe Domenico Santagata; Prof. Arch. Graziana Santamaria; Arch. Alessandra Santomauro; Arch. Antonio Sarno; Arch. Tullio Sarti; Arch. Giancarlo Satelliti; Arch. Giuseppe Savarese; Ing. Enrico Saviano; Arch. Gianni Saviano; Arch. Valerio Savini; Arch. Giacomo Savio; Arch. Sandra Scanu; Arch. Sara Scapicchio; Arch. Lorenzo Scaraggi; Arch. Stefano Scarano; Arch. Roberto Scardi; Arch. Luigi Scarpa; Arch. Salvatore Scarpati; Arch. Luigi Scarpato; Arch. Pier Manuel Scarpato; Arch. Emanuele Scavo; Arch. Luigiantonio Schettini; Arch. Aniello Schiavone; Arch. Emilio Schiavoni; Arch. Maurizio Scialdone; Arch. Concetta Sciarappa; Arch. Giancarlo Scognamiglio; Arch. Andrea Scopelliti; Arch. Michela Scotillo; Prof. Arch. Luciano Scotto Di Vettimo; Arch. Patrizia Sculco; Antonio Secondo (Imprenditore); Arch. Barbara Sembianti; Arch. Sabrina Senes; Arch. Giuseppe Sepe; Arch. Maria Teresa Sepe; Arch. Nunzio Sepe; Arch. Antonella Sernicola; Arch. Alida Carmen Serpico; Arch. Sebastiano Serpico; Arch. Giovanni Servillo; Arch. Raffaele Servillo; Arch. Augusto Severino; Arch. Mariacarmela Sgammato; Arch. Ivana Sgueglia; Arch. Luciano Sica; Arch. Lucia Sichenz; Prof. Arch.

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Protetto: UN DISCORSO SULLE TIPOLOGIE EDILIZIE ALBANOFONE

Posted on 05 ottobre 2013 by admin

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LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI DI CLABRIA E DELLA PROVINCIA DI COSENZA

Posted on 15 luglio 2013 by admin

NAPOLI ( di Atanasio Pizzi ) –

Al Presidente

Regione Calabria

On. Giuseppe Scopelliti

e.p.c.   All’Assessore alla Cultura

Regione Calabria

On. Mario Caligiuri

e.p.c.   Al Presidente

Provincia di Cosenza

On. Gerardo Mario Oliverio

e.p.c.   All’Assessore Alla Cultura

 Provincia di Cosenza

On. Maria Francesca Corigliano

 

In merito alla sua del 16 Febbraio 2012, in cui mi informava sull’attività svolta del gruppo di Governo Regionale per la valorizzazione delle minoranze etniche calabresi, la voglio informare che le competenze quando diventano prerogativa locale non seguono le linee più idonee per ottimizzare il vostro operato.

La prassi segue l’iter burocratico che il legislatore ha emanato per progetti di carattere generale o interventi di edilizia pubblica, pur essendo la pertinenza minoritaria specifica del programma, non si attua alcun protocollo per consentire che gli interventi siano realizzati per opera di tecnici miratamente qualificati.

Va altresì precisato che le ricerche svolte sul modello sub urbano della Gjitonia, l’evoluzione dei centri antichi e quelli storici arbëreshë, sono state priorità di approfondimento da parte di un numero molto ristretto di professionisti; il che fa immaginare quali direttive storiche siano utilizzate per dare logica e continuità ai contesti  sottoposti a intervento.

Il senso di questa lettera è comunque molto più ampio e non riferito solamente a questa specifica vicenda, giacché non è plausibile trattare alla stessa stregua di un normalissimo intervento pubblico, progetti in cui è prioritaria la preparazione specifica utile alla lettura di questi ambiti.

Le Amministrazioni che si sono alternate alla guida dei paesi albanofoni, negli ultimi decenni non hanno mai attuato una politica di conservazione e difesa dei modelli architettonici, questo a causa della totale assenza di analisi, ricerca e logica di sviluppo urbano dei luoghi detti etnici, nei trascorsi tra il XV e il XXI secolo.

Questa mancanza di informazioni ha rivolto gli interessi verso modelli alloctoni che non sono attribuibili alla minoranza, per questo motivo, le insule o gli ambiti architettonici in cui sono custodite le regole consuetudinarie della storia arbëreshë, non sono state rispettate idoneamente.

La conservazione e la difesa del modello sub urbano, non ha avuto ancora inizio, cosi come il reinserimento dei moduli abitativi in ambito turistico o la tutela della stessa toponomastica; questa opportunità da voi fortemente voluta doveva rappresentare la svolta di tendenza, ma purtroppo i presupposti sin ad ora resi pubblici non lasciano ben sperare.

Sono innumerevoli gli ambiti distrutti o manomessi, non per cattiva amministrazione, ma per il semplice fatto che non sono mai stati considerati storicamente fondamentali, ormai da molto tempo abbandonati al loro inesorabile destino e trasformati come territorio di semina per inaffidabili cultori, questi ultimi hanno fatto germogliare il seme delle innumerevoli leggende minoritarie.

Fino a quando gli enunciati di leggenda sono stati circoscritti entro i recinti di convegni, dibattiti e manifestazioni non hanno prodotto alcun danno materiale, ma se oggi diventassero le linee guida di un progetto di recupero, si produrrebbe un’anomalia storica urbanistica e architettonica non più ripristinabile.

Il dato è legato al fatto che non ci sono bibliografie specifiche di questi ambiti, il che porterà inevitabilmente i tecnici incaricati dei progetti esecutivi, (non voglio neanche immaginare quali riferimenti sono stati scelti a supporto dei progetti preliminari e definitivi), ad attingere informazioni dai soliti cultori locali, prassi dilagante, vera piaga del degradato patrimonio materiale e immateriale.

Se ad oggi si conservano ancora esempi di architettura minore è grazie all’incuria e all’inconsapevolezza del loro valore, ma l’opportunità offerta dalla vostra amministrazione si potrebbe rivelare pericolosa e cancellare definitivamente queste rare, preziose e insostituibili tracce.

La preghiera che vi rivolgo è un mio personale punto di vista, in altre parole, non sarebbe meglio indirizzare queste risorse, ripristinando i compromessi bilanci comunali o devolvere le risorse a favore di famiglie e soggetti disagiati?

Sicuramente più utili a rendere meno penosa la vita di tante famiglie che rimangono caparbiamente abbarbicate a questi ambiti, evitando con la loro presenza di disperdere quei pochi resti in cui ritrovarsi per sentirsi ancora un poco arbëreshë.

Sarei lieto di potervi invitare a respirare l’aria che avvolge questi luoghi ameni d’arberia, leggendo assieme a voi gli itinerari di sviluppo architettonico e urbanistico d’ambito, un campo poco noto dell’architettura moderna, perché preferito alle grandi opere del passato sicuramente più affascinanti, spettacolari e pregnanti.

Va anche ribadito che questi sono gli stessi luoghi in cui gli esuli d’Albania riuscirono a sostenere l’economia di Calabria, i precursori di ciò furono i Sanseverino di Bisignano, con fondi Ispanici, ma la forza lavoro prioritaria per innate capacità organizzative era rappresentata dalle popolazioni che si insediò in questi casali.

Oggi i paesi Albanofoni, siano quelli della destra o della sinistra del Crati, siano quelli del Pollino o della Mula, sono tutti accumunati dalla stessa tecnologia, architettura e modello urbanistico.

Luoghi minori in cui tanti illustri del Sud sono stati forgiati tra le pieghe dei ristretti vicoli secondo i canoni del modello consuetudinario albanofono divenendo per questo tra i più eccelsi luminari d’Europa.

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INAUGURAZIONE DEL CONVENTO WINE SPACE – STRUTTURA POLIEDRICO PER LA VALORIZZAZIONE, DELLA CULTURA, DEL TERRITORIO E DEL VINO “AGLIANICO”.

Posted on 03 luglio 2013 by admin

BARILE (di Lorenzo Zolfo) – Tra design, architettura ed enogastronomia, nasce a Barile uno spazio per valorizzare e promuovere il patrimonio vitivinicolo e culturale del Vulture e della Basilicata: il Convento Wine Space.Il prossimo 5 luglio si terrà l’evento inaugurale a partire dalle ore 18.00 con la presentazione del progetto alla stampa, e con l’apertura al pubblico a partire dalle ore 19.00. In programma un concerto con Simona Rizzi (nasce a Manduria, cantante solista. A Roma studia presso l’Università della Musica con Claudia Arvati e Cinzia Spata.Ha al suo attivo numerose partecipazioni, come vocalist,  in varie formazioni funk, soul e blues (Divastation, Vai mo’, Alchimia, Adika Pongo, etc.); corista, per registrazioni in studio di programmi televisivi e radiofonici e vocalist, per vari artisti italiani (Mietta, F.Califano,etc.) e stranieri (Norma Jean Wright e Lucy Martin di ”The Chic”). E’, inoltre, vocalist nel progetto inedito “OMP” della cantante e compositrice Carolina Brandes. Entra, nel 2003, a far parte del quartetto vocale “Vocintransito” con cui pubblica, nel 2007, il CD omonimo, ricevendo i premi: “Jubilee Gospel Festival Music Award” e “Voceania”.)  & Mr Grant (Emidio Cutolo alle tastiere, Antonio Cutolo alla chitarra, Sal Genovese al basso e Gegè De Filippis alla batteria) e l’inaugurazione della mostra di Maria Luisa Ricciuti, che sarà possibile visitare fino al 31 luglio. Un luogo unico per bellezza architettonica e design, un autentico “tempio del gusto” per promuovere l’enogastronomia e la cultura intesa nel suo significato più nobile e ampio. “Si tratta di un progetto Aglianica Wine Festival-riferisce il presidente Donato Rondinella- che giunge dopo quindici anni di attività improntati alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo del Vulture e della Basilicata. Aglianica Wine festival rappresenta una tappa importante dell’enoturismo italiano. A questo evento negli anni si sono affiancati altri progetti di successo come Degustarte, Vite e Cantine Aperte, attività come educational, press tour, laboratori di degustazione, ricerche, pubblicazioni. Il progetto Convento Wine Space si colloca lungo questa direttrice”. Ospitato nel settecentesco Convento di Barile, si configura come contenitore di grande respiro, flessibile e funzionale per la promozione di Aglianico, cultura del vino e territori. La sua ampia superficie di circa 600 mq è attrezzata per ospitare ogni genere di evento. E’ suddivisa in 5 aree collegate fra loro – Wine shop, Wine bar, Wine event, Wine art e Wine school – che si sviluppano intorno al suggestivo chiostro. La struttura ospiterà eventi, convegni, serate a tema, presentazione di libri, corsi di cucina ed enogastronomia regionale, incontri mensili con grandi chef e wine makers e degustazioni. Le iniziative avranno sempre come filo conduttore l’informazione e l’amplificazione delle peculiarità del territorio. I programmi degli eventi verranno presentati con cadenza stagionale. Lo straordinario spazio espositivo del convento, ampio e luminoso, potrà ospitare eventi tematici e mostre che saranno presentate e promosse a livello nazionale.

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Protetto: I PAESI ARBËRESHË NEL REGNO DI NAPOLI

Posted on 25 maggio 2013 by admin

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SHESHI NËNGH ËSHTË MË JONI

Protetto: SHESHI NËNGH ËSHTË MË JONI

Posted on 13 maggio 2013 by admin

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