BARILE (di Lorenzo Zolfo) -Si sta svolgendo’ a Maenza (Latina) dallo scorso 31 agosto e fino a domenica 2 settembre l’Assemblea Nazionale di Europassione per l’Italia,di cui Barile e’ socio fondatore.Barile sara’ presente con una propria delegazione guidata dalla Presidente della Via Crucis, Angela D’Andrea.L’incontro assume un rilevo particolare per la discussione sulla candidatura della rete delle Passioni italiane per il riconoscimento UNESCO. E’ prevista la presenza di Josef Lang, Segretario Generale di Europassion. Ben 25 Comuni fanno parte di Europassione per l’Italia, nata ufficialmente nel 2005, raduna diversi sodalizi italiani che promuovono e realizzano qualunque forma di manifestazione legata alla Passione di Cristo con lo scopo di divulgare il messaggio di Gesù e far meglio conoscere le pagine più significative del Vangelo. Europassione per l’Italia è un’associazione senza fini di lucro, coordina le iniziative dei suoi membri per meglio rappresentare la forte tradizione italiana della Sacra Rappresentazione in ambiente europeo, aderendo essa, a sua volta, all’associazione Europassion di più remota costituzione. “La Via Crucis di Barile-riferisce Gianluca Paternoster di Barile-responsabile ufficio stampa Europassione per l’Italia- e’ tra le Associazioni capofila per questo importante riconoscimento culturale,a conferma del grande valore culturale e storico che la Sacra Rappresentazione della Via Crucis di Barile riveste.Sara’ presente anche il Gruppo di Recupero Tradizioni di Oppido Lucano che ogni due anni nella cittadina di Oppido mette in scena la Drammatizzazione della Passione di Cristo”. Sulla sacra rappresentazione di Barile aveva scritto il prof.Antonio Paternoster, uno dei promotori del comitato Via Crucis di Barile, nel suo libro, Radici, tradizione e fede del Venerdì Santo a Barile: “il popolo di Barile, attraverso questa Sacra Rappresentazione, vuole testimoniare il suo legame alle sue più sane tradizioni culturali e di fede. E’ una giornata in cui il paese rivive la sua vicenda umana con orgoglio e passione. Processioni, sacre rappresentazioni, liturgie popolari: è la storia di una delle devozioni che, specie nel sud Italia, trova linfa per crescere incarnando l’anima profonda della sua gente. A Barile, ogni abitante, in cuor suo, fin dalla ricorrenza della festività in onore di San Giuseppe, incomincia a rivivere l’impegno interiore per la manifestazione. Tutti, direttamente o indirettamente, sono coinvolti, basti pensare che la manifestazione conta 25 gruppi di personaggi ed interessa ben 116 persone. Adulti, giovani, giovanissimi, ragazze, giovanette e bambini conoscono, ormai, bene il loro ruolo. I contenuti simbolici della rappresentazione vanno ricercati sia nella direzione spiccatamente religiosa, sia in quella particolarmente paganeggiante, nella presenza di personaggi realmente cristiani al tempo della condanna di Cristo; in quelli creati dalla fantasia popolare; nei personaggi che soffrono ed in quelli che godono nella loro alterigia; nella serietà con cui i giovani interpretano i vari ruoli;nella fastosità e contemporanea semplicità dei costumi. Il dramma di Cristo si rivive, per 4 ore, per le strade scoscese del paese, in tutti i suoi risvolti emotivi, sentimentali, di devozione, di curiosità. Il sincretismo religioso assume toni culturali veri e propri, originali e per nulla mutati nel tempo. Fede, tradizione e storia, in quest’angolo di Basilicata, si tengono per mano e costituiscono il tessuto connettivo di questo popolo che custodisce gelosamente la sua civiltà”.