GINESTRA (di Lorenzo Zolfo) – La notizia di una nomina importante, quale presidente del comitato “Salviamo la Costituzione del Piemonte e della Valle D’Aosta” del dott. Antonio Caputo, originario di Ginestra, paese posto alle falde del Vulture, di poco più di 700 abitanti, è subito rimbalzato come un tam-tam nel piccolo centro arbëreshë. Nato a Ginestra il 12.10.1949,Antonio Caputo, partito da piccolo,è diventato torinese di adozione.
Maturità classica presso il liceo D’Azeglio e laurea con lode in Giurisprudenza, all’Università di Torino, avendo come relatore Norberto Bobbio.
Avvocato di cassazione, abilitato all’esercizio professionale presso le Supreme Magistrature. Presidente coordinatore della Federazione italiana dei Circoli di “Giustizia e Libertà”. Componente del Consiglio direttivo e cofondatore del Comitato nazionale per il no nel referendum costituzionale presieduto da Alessandro Pace è stato pretore onorario a Torino, giudice presso la Commissione tributaria regionale del Piemonte e Direttore dell’Ufficio del Massimario della Commissione. Ha ricoperto la carica di difensore civico del Piemonte fino allo scorso 2015. Ha proposto il ricorso contro l’Italicum avanti il Tribunale di Torino sul quale si è pronunciato la Corte costituzionale proprio oggi 25 gennaio. Avvicinato ha riferito: “ grazie a questa azione giudiziaria promossa in 22 tribunali, tra questi anche Torino e Potenza,la corte costituzionale è intervenuta, dichiarando illegittima la legge elettorale, la cosiddetta “Italicum”. E’ stata una grande vittoria che consente agli italiani di andare a votare con le regole democratiche”.
A Ginestra, vive Antonio Caputo, classe ’35, un nipote del padre Nicola, ultraottantenne, alla saputa di questa importante nomina del parente omonimo Antonio, ha detto: “ Antonio, nato da Pina e Nicola, fratello di mio padre, Mauro, ha vissuto a Ginestra solo una decina di anni, perché il padre, Nicola, lavorava alla Prefettura di Potenza, prima che lui nascesse. Nel ’60 ebbe il trasferimento in Piemonte, quale capo-gabinetto delle Prefetture italiane e se ne andò con tutta la famiglia. Nicola prima di lasciare Ginestra, fu inviato in guerra e fatto prigioniero in Germania, grazie agli americani, che hanno liberato l’Italia dal regime fascista,riacquistò la libertà! Antonio nei pochi anni che è stato a Ginestra, amava andare in campagna, nei terreni di proprietà della famiglia, la masseria “Caggiano”e con mio padre, Mauro, faceva lunghe passeggiate a cavallo. Già allora dimostrava di possedere scaltrezza e destrezza, due qualità che gli hanno fatto compagnia in seguito. Antonio, ritornava a Ginestra, quando sposò mio fratello Michele, gli ha fatto da testimone, era appena diventato maggiorenne. Fino a 20 anni fa aveva un’abitazione a Potenza, al rione Santa Maria, alla morte del padre, Nicola, l’ha venduta. Sono contento che abbia fatto tanto strada, frutto di sacrifici”. Antonio Caputo, che parla bene l’arbëreshë, nel 2015, insieme al Prefetto di Torino, è stato ospite a Chieri ( To) dell’associazione culturale “Vatrarbereshe”, che ogni anno promuove un concorso di poesie in lingua arbëreshë,presieduto da Vincenzo Cucci, originario di Maschito, che ha avuto modo di conoscerlo ed apprezzare le sue doti di cultore della lingua arbëreshë. Anche dal Vulture la Rivista Webzine ” Basilicata Arbereshe”, con sede unica regionale in Barile (Piazzetta Skanderbeg .5) , tramite il Direttore-Fondatore Prof. Donato M. Mazzeo , referente LEM Italia, ha espresso alcune considerazioni in merito : “Sulla scia del grande Giurista Costantino MORTATI (di Civita-Cs) uno dei Padri della Costituzione Repubblicana, l’Arberia tutta è orgogliosa del ruolo di notevole prestigio, esercitato, dall’Avv. Antonio CAPUTO (originario di Ginestra) nell’ambito di funzioni importanti legislative. Nella nuova funzione legislativa , dopo essere stato eccellente “Difensore Civico” in Regione Piemonte. Ad maiora dunque!”.