SAN DEMETRIO CORONE (di Adriano Mazziotti) – I lavori di recupero e riqualificazione, che hanno interessato lo storico e secolare Collegio di Sant’Adriano, incluse l’attigua palazzina dell’ex rettore e l’aria rurale circostante trasformata in “Parco Sant’Adriano”, hanno riguardato anche il notevole patrimonio archivistico dell’ex Convitto.
Il riordino e l’inventario dei documenti d’archivio, iniziati e conclusi nel 2015 con fondi regionali, sono stati realizzati da Maria Francesca Solano, (referente del prof. Pietro De Leo, già docente di storia medioevale all’ Unical, coordinatore dei lavori), Bellucci Maria Carmela, Bua Carmela, Torchia Giovanna, e dai volontari Pignataro Francesco e Rumanò Francesca, scelti dal Comune.
Il materiale inventariato consta di lettere del poeta De Rada e su di lui; quattro tavole paleografiche in greco, decreti regi, documenti storici, elenchi dei collegiali, del personale docente e dei dipendenti, documenti sulle proprietà feudali, registri di contratti e dei censi della badia di Sant’Adriano, antologie, riviste. Il patrimonio archivistico, tra non molto anche in rete, come ha ricordato il presidente del consiglio di amministrazione del collegio, il senatore Cesare Marini, sarà a disposizione di quanti si interessano alla ricerca storica non solo del Collegio di S. Demetrio C. ma di tutta la regione.
L’antica biblioteca del Collegio, invece, consta di quattromilaseicento testi distinti in due elenchi di catalogazione preesistente: il Fondo antico e il Fondo moderno. Tra essi anche alcune edizioni Aldine, un volume di geografia astronomica del 1400 e altri che risalgono al 1600 e 1700, purtroppo difficili da consultare in quanto danneggiati dall’umidità, mentre alcuni sono privi di copertina o rilegatura.
Istituita nel 1794 su iniziativa del monsignore Francesco Bugliari, primo vescovo presidente del reale Collegio Italo-greco di Sant’Adriano che subentrò alla antica badia fondata da S. Nilo, la vecchia biblioteca dell’ istituto si sostanziava di testi della ex badia, di libri provenienti dalla biblioteca privata del Bugliari, del collegio Corsini di S. Benedetto Ullano, sede originaria dell’ istituto, e di volumi provenienti da donazioni private.