SAN MARZANO (di Lorenzo Zolfo) – Per la prima volta nella storia di San Marzano (TA), centro arbereshe della Puglia, la più popolosa tra le comunità arbereshe sparse per il centro-Italia, con i suoi diecimila abitanti, tale da definirsi la “Capitale Arbereshe in Italia”, domenica 14 luglio si svolta la prima edizione della storica battaglia di Maschito (Pz) denominata “RETNES”. Le due compagnie d’arme del Capitano Stradiota Lazzaro Mathes di Maschito (PZ) si sono sfidate nel centro di San Marzano (TA). E’ uno spettacolo con rievocazione storica della cittadina di Maschito in costumi e soldati Arbereshe e Greci di Corone. Entusiasti gli organizzatori pugliesi che hanno ritenuto questo evento una delle manifestazioni più importanti della provincia di Taranto e l’intera Puglia, sponsorizzata dal Comune di Maschito (PZ), Comune di San Marzano (TA), Regione Puglia, Basilicata Turistica, Meraviglia Italiana, Regione Basilicata, Gruppo Culturale San Marzano Turistica, Comitato Film e Spettacoli, Cosimo Di Maglie (promotore), Compagnie d’arme del Capitano Lazzaro Mathes di Maschito, Comunità Europea e tutte le testate giornalistiche e tv locali. Un evento, quello della Retnes prettamente arbereshe riproposta da alcuni anni dall’associazione culturale arbereshe di Maschito Compagnie d’Arme Lazzaro Mathes, presieduta dall’insegnante Elena Pianoforte il 5 e agosto e da pochi mesi questa rievocazione storica sta diventando itinerante per i paesi non solo arbereshe con lo scopo di mantenere viva la storia, la cultura e le tradizioni arbereshe del proprio paese. San Marzano, venuto a conoscenza di questo evento, ha voluto riproporlo ai propri cittadini ed i risultati sono stati positivi. Commovente è stato il momento in cui il banditore di questo gruppo ha annunciato, in lingua madre, l’inizio di questa festa arbereshe: “Onorevoli sanmarzanesi,uomini, donne e ragazzi, oggi domenica 14 luglio alle ore 20 facciamo una festa arbereshe nella piazza del Milite Ignoto. Venite tutti, vi aspettiamo”. La “Retnes”, non è altro che una rievocazione dell’origine di Maschito, fondato dai mercenari guidati dal Capitano Lazzaro Mathes. La Retnes, tra le manifestazioni maschitane è sicuramente la più antica ed interessante, risale certamente ai primi anni della nascita della cittadina (primavera del 1517) e commemorava la sua fondazione con una giostra di Stradioti. Alla luce di nuove ricerche storiche inedite singolari ed eroiche sul passato di questo centro arbereshe è stata organizzata, con minuziosità di particolari, sia nella realizzazione dei costumi, sia nelle armi tipiche nonché in tutti i dettagli di carattere storico, da alcuni anni, una rievocazione storica più vicina alla realtà della Retnes. Particolare attenzione è stata posta per organizzare i figuranti in due schieramenti che rappresentano le due etnie principali che fondarono Maschito: i Greci-Coronei ( che si insediarono nella parte nord del paese) e gli Albanesi-Scuterini (occuparono la parte sud del paese), i primi “Majsor” e secondi “Cndrgnan”, da sempre rivali per diversi motivi, anche futili, fino agli anni ’70. La conclusione, come nei migliori film, è piacevole, dopo la battaglia finale, segue la sfilata congiunta delle due fazioni al comando del Capitano Lazzaro Mathes dove la manifestazione si conclude con il giuramento di pace delle due fazioni. “La rievocazione della Retnes vuole essere un viaggio nella memoria per rinsaldare i vecchi legami con la storia e l’identità, un salto nel cinquecento tra colori,musiche,costumi, armi e cavalieri, per vivere l’emozione di essere trasportati nel passato” ha riferito Elena Pianoforte, presidente dell’Associazione Retnes. Presente a San Marzano anche Vincenzo Pianoforte, tra l’atro figurante ed ex amministratore di Maschito ed ideatore del gruppo storico Retnes: “ dopo i costumi maschili, il nostro prossimo obiettivo sarà quello di recuperare i costumi femminili. Dopo aver riprodotto per alcuni anni questa rievocazione storica a Maschito, da qualche mese sta diventando itinerante per i centri arbereshe d’Italia. Dopo Ginestra, altro centro arbereshe del Vulture, siamo stati ad Avigliano alla festa patronale di San Vito ”.