SAN DEMETRIO CORONE ( di Adriano Mazziotti) – E’ l’opinione dei responsabili dell’Udc locali, che in una nota stampa criticano non solo l’ acquisto dell’immobile (costruito gli inizi degli anni ’30), ma anche gli interventi di consolidamento statico e di riqualificazione della villa, appartenuta al dottore Giuseppe Marchianò. La destinazione dell’immobile, attigua alla centralissima piazza Monumento, è di ospitare incontri culturali e manifestazioni varie, come è avvenuto lo scorso mese di dicembre, quando la villa è stata presentata alla cittadinanza. “ Valeva la pena spendere soldi per acquistare un altro grande palazzo con stanze strette in cui non si riesce a svolgere, in modo adeguato, neanche una piccola manifestazione ? – si chiedono i responsabili dell’Udc sandemetrese – Vale la pena addossare altre spese di gestione alla comunità in un momento in cui le casse comunali non sono floride, e le tasse vengono aumentate mettendo sempre più le mani nelle tasche dei cittadini? Vale la pena togliere altri parcheggi nei pressi di piazza Monumento, probabilmente danneggiando ancor più le attività commerciali? Ma la cosa che ci ha più infastidito è stato il fatto incomprensibile di non aver visto abbattute le barriere archittettoniche, impedendo di fatto a eventuali persone diversamente abili l’accesso alla villa”.
Un’altra critica all’indirizzo della Amministrazione comunale riguarda “la mancanza di progettualità. Invece di pensare a creare sviluppo e ridurre le tasse, si è pensato a costruire quelle che di solito si definiscono “cattedrali nel deserto”, senza quasi alcuna valida funzionalità per il cittadino, ma con costi di gestione a discapito, tra l’altro, dell’economicità, effettività ed efficacia dell’azione amministrativa”.