NAPOLI (di Atanasio Pizzi) – Le annotazioni esplicite di fatti storici attinenti gli insediamenti, la vita, le attività, i rapporti delle comunità albanesi con i territori dell’Italia meridionale sono indubbiamente molto limitati nel loro numero, poiché lette in ambiti ristretti, vogliose e desiderose di apparire come protagonisti e primi attori di filmiche finzioni, dimenticando che la storia è altra cosa.
Ciò vale tanto nella storiografia delle comunità e della cultura autoctone quanto, e maggiormente, nei documenti e nelle note prodotte dai soggetti della stessa comunità minoritaria.
La mancanza in tali fonti documentali di espliciti riferimenti o contenuti attinenti la comunità arbëreshë non implica però la impossibilità a costruire (o a ricostruire) taluni passaggi o circostanze della sua presenza sui territori nei quali si è insediata. Continue Reading